Il Milan riparte in campionato dopo la sosta regalando emozioni a non finire ai tifosi. Prima la disperazione per i due gol incassati per il Verona, poi una rimonta super grazie ai trascinatori Castillejo-Leao. Il 3-2 finale fa godere e regala al Milan una notte in testa alla classifica.
LA CRONACA
La sconfitta del pomeriggio dell’Inter contro la Lazio carica San Siro che è fiammante ancor prima del fischio d’inizio. Ma dopo sette la prima doccia gelata: Veloso è lesto ad anticipare tutti a centrocampo, Caprari anticipa la difesa del Milan, tutta ferma, e batte un colpevole Tatarusanu. Il Milan, primo di big come Maignan, Theo Hernandez e Brahim Diaz, prova a reagire ma gli ospiti sono decisamente più reattivi. E soprattutto non commettono errori come fa Balo-Toure al 20’ scatenando una ripartenza micidiale del Verona. La palla giunge in area, Kalinic cade su un presunto colpo di Romagnoli e Prontera indica il dischetto. Dagli undici metri Caprari è freddo: 0-2. La partita per il Milan è in grande salita. Anzi, una montagna da scalare dato che Rebic deve uscire per infortunio al 36’: dentro Leao.
Ad inizio ripresa Pioli si gioca anche le carte Krunic-Castillejo(esordio stagionale per lui) al posto di Maldini e Saelemaekers e la musica cambia. Il Milan è decisamente più attivo e parte l’assedio all’area veronese. Veronesi che reggono bene prima della scintilla rossonera targata Giroud al 59: cross di Leao e incornata del francese. Montipo è battuto e la rimonta ha inizio. Da qui partono 18 minuti di fuoco per gli ospiti che sono in balia dei padroni di casa. Una triangolazione tra Leao e Castillejo, con quest’ultimo porta al rigore realizzato da Kessie e subito dopo uno sciagurato intervento di Gunter su cross di Castillejo regala al Milan il 3-2.
San Siro è fuori controllo e l’ingresso di Zlatan Ibrahimovic non fa altro che alzare la temperatura. I ragazzi di Pioli controllano il restante quarto d’ora in maniera abbastanza agevole e portano a casa tre punti d’oro. Tre punti che valgono la testa della classica per una notte. E soprattutto un +5 sull’Inter che male non fa. Ma da domani testa al match con Porto: in Portogallo passa tanto del percorso europeo di questa stagione.