Il Milan cresce, a fatica, ma cresce. Dopo due prestazioni positive (contro Lazio e Juventus) che non avevano portato punti, i rossoneri contro il Napoli capitalizzano ottenendo un punto utilissimo per muovere la classifica. Una classifica che resta però triste, con soli 14 punti in 13 gare: l’inizio peggiore di sempre nell’era dei tre punti.
In questa fase complicata l’importante è guardare il bicchiere mezzo pieno: con Pioli il rendimento dei singoli e della squadra è migliorato. La quadra tecnica è stata trovata e le occasioni vengono create. A mancare è la finalizzazione ossia il tiro preciso che buca il portiere avversario: un problema non da poco soprattutto se si osserva l’operato di Piatek, un fantasma rispetto all’anno passato. Contro i partenopei il polacco ha avuto due ottime occasioni a due passi dalla porta ma le ha ciccate clamorosamente. La grana è da risolvere al piu presto anche perche Leao e Rebic, arrivati in estate per migliorare il reparto offensivo, non danno segnali positivi. Lo stesso non si può dire per Jack Bonaventura, vero trascinatore e autore di un gol bellissimo dai 25 metri. L’ex atalantino sembra essere tornato in grandissima forma e servirà il suo apporto nelle quattro gare di campionato che precedono la sosta natalizie. Quattro match da non fallire per dare ancora un senso alla restante metà di stagione.
Domenica prossima contro il Parma torneranno Bennacer, Calhanoglu e Suso, oggi in panchina per un problema fisico: tutti saranno chiamati a dare il massimo come stanno facendo Krunic (una vera sorpresa) e Conti, finalmente presentabile in campo. Con meno errori tecnici banali e più concentrazione la classifica può migliorare notevolmente. Magari anche grazie a qualche acquisto funzionale nel prossimo mercato di gennaio.