Novanta minuti sofferti, forse i peggiori (per qualità e idee) dopo la disfatta interna con la Fiorentina dell’era Giampaolo. A salvare la baracca ci ha dovuto pensare Suso, che entra nella ripresa (a sorpresa in panchina dopo 17 gare consecutive da titolare) e con una punizione magistrale dalla sua tanto amata mattonella, regala una vittoria preziosissima, la prima dell’era Pioli.
Tre punti fondamentali per allontanarsi dalla bassa classifica, soprattutto in vista di un filotto durissimo, che metterà in rapida successione davanti al Milan Lazio, Juventus e Napoli. Tre gare che appaiono come una montagna da scalare se consideriamo le indicazioni pervenute stasera dal campo: squadra impaurita, capace di concludere seriamente in porta solo per tre volte e con Piatek versione fantasma nella notte di Hallowen.
A strappare il 6 sono i soliti Donnarumma, Theo Hernandez e Paqueta, con quest’ultimo sempre a corrente alternata e poco incisivo in area di rigore. Si salvano anche Romagnoli, Musacchio e Duarte, grazie soprattutto ad una Spal mai realmente pericolosa se non con Floccari nel finale.
La vittoria è arrivata, ma le certezze rimangono sempre poche: non resta che sperare in un moto di orgoglio da parte di alcuni senatori( Kessie su tutti). Spetta soprattutto a loro rinvigorire una squadra apparsa ancora una volta impaurita e poco compatta.