Uno stop pesante e immeritato. Il Milan fa una buona gara, va in vantaggio grazie ad un gran Calhanoglu, poi esce il turco e i rossoneri si spengono letteralmente. Dopo 3 minuti infatti, arriva il pareggio firmato da Raspadori, il quale si ripete poco dopo siglando il 2-1 finale.
Al novantesimo c’è delusione e anche un po di rabbia, specialmente per i cambi effettuati da Pioli che a conti fatti hanno cambiato il match. L’ingresso di Krunic e Mandzukic al posto di Calhanoglu e Rebic, hanno di fatto tolto certezza al resto della squadra, ritrovatasi dopo 7 minuti addirittura sotto. E potevano essere 3 se Donnarumma, oggi il migliore dopo Calha, non avesse compiuto un altro miracolo dei suoi. Male Dalot, addormentato in occasione dei gol, così come i due centrali, saltati come dei birilli in occasione dei gol. Sprecone invece Leao: il portoghese si è dato da fare ma ha sbagliato due rifiniture decisive per il 2-0 che poteva risultare determinante.
La sconfitta casalinga, l’ennesima degli ultimi mesi, pesa tantissimo: adesso la qualificazione per la Champions(si esiste ancora) è tornata veramente in ballo.