Sesta sconfitta in undici giornate: la stagione del Milan non riesce proprio a decollare. Contro una Lazio discreta ma non imbattibile, i rossoneri offrono una prestazione di buon livello e coraggiosa, ma perdono ancora a causa degli ormai soliti errori dei singoli.
Questa volta tocca a Duarte, colpevole in entrambi i gol della truppa biancoceleste: totalmente inadeguato, il brasiliano prima non marca Immobile su un cross di Lazzari e poi, con un colpo di testa errato, lancia il contropiede dei romani concretizzato da Correa. Non da meno Calabria, in difficoltà ormai da numerose partite: con Duarte si gioca la palma di peggiore in campo.
Stasera però non mancano gli spunti per sorridere: il Milan è apparso più squadra, più compatto e ha messo in mostra giocate pericolose soprattutto nel primo tempo, grazie a verticalizzazioni rapide e tocchi di prima. Merito di Bennacer, Paqueta’ e Calhanoglu: sono loro a dettare i tempi e a velocizzare le giocate. In crescita anche Piatek, quasi sempre nel vivo del gioco e più combattivo. Inutile ripetere la bravura di Donnarumma, decisivo in almeno tre interventi, mentre fanno da controltare Rebic e Leao, entrati male nel corso nella partita. Un applauso lo merita Krunic: l’ex Empoli è ordinato e preciso e non fa rimpiangere Kessie.
Nonostante la sconfitta, gli spunti per sorridere guardando al futuro non mancano. Ma una cosa è certa: per quest’anno bisogna rassegnarsi a vivacchiare a metà classifica. A meno di un mercato di gennaio a suon di colpi importanti, uno scenario quasi impossibile al momento.