Sedici gol realizzati in altrettante partite: in casa Milan c’è un grande problema in attacco. Non è una novità, e già in estate su queste pagine lo avevamo sottolineato più volte. Impossibile dimenticare l’amichevole di metà agosto contro il Cesena all’Orogel Stadium, con i rossoneri in grandissima difficoltà nel creare pericoli ad una squadra di Serie D.
I dati fotografano una situazione impietosa, con la squadra di Pioli al 16esimo posto nella classifica degli attacchi più prolifici: numeri da retrocessione. Il mercato estivo, con i soli arrivi di Leao e Rebic (la situazione del croato resta un mistero) non ha aiutato e nel prossimo mese di gennaio si cercherà di mettere l’ennesima pezza. Sul banco degli imputati ci è finito Kristof Piatek, autore di sole quattro reti in questa stagione di cui tre su rigore, ma in tanti dimenticano come ha giocato il polacco nei primi sei mesi al Genoa dove faceva impazzire tutte le difese avversarie.
Nel 3-5-2 di Ballardini il 24enne lavorava in coppia con Kouamè, quest’ultimo molto simile a Leao per velocità e capacità di svariare su tutto il fronte offensivo.Sulla base di dati oggettivi, lanciamo la nostra idea a Pioli: perché non provare Piatek con il giovane francese? Siamo sicuri che ne potrebbero beneficiare entrambi, in un 4-4-2 molto ordinato con Bonaventura largo a sinistra oppure in un 4-3-1-2 con Paquetà o Calhanoglu sulla trequarti. A farne le spese sarebbe Suso ma è ormai chiaro a tutti che lo spagnolo è diventato (da anni) più un peso che una risorsa.