Nella notte di Zlatan Ibrahimovic è Stefano Pioli a prendersi la scena in casa Milan. Sì, perché a suon di vittorie e comportamenti da professionista vero (dentro e fuori dal campo) il 54enne tecnico parmense si è guadagnato una clamorosa riconferma in panchina per la prossima stagione con tanto di rinnovo fino al 2022.
Una svolta davvero inaspettata, arrivata nella serata dell’ennesima vittoria del Milan, questa volta sul campo del Sassuolo per merito di un grande Ibra. Lo svedese, alla miglior gara nella sua seconda esperienza in rossonero, è stato grande protagonista con una doppietta al termine di novanta minuti ben gestiti dai meneghini, mai in affanno ad eccezione del quarto d’ora iniziale. Né l’infortunio di Romagnoli (stagione finita) né il rigore generoso concesso agli emiliani ha scalfito le certezze dei sette volte campioni d’Europa, adesso quinti e matematicamente certi della qualificazione alla prossima Europa League.
Un obiettivo dichiarato e centrato con ampio anticipo (difficile immaginarlo solo qualche mese fa), ed i meriti non possono che essere in gran parte di Pioli, bravo nel portare i calciatori dalla sua parte e nel dare una identità chiara alla squadra. Nella prossima stagione quindi, non ci sarà l’ennesimo anno zero: niente panchina a Rangnick, successore designato da mesi. L’agente del tedesco ha parlato di “decisione consensuale” ma tante cose non tornano. Sta di fatto che a festeggiare sono Maldini e Massara, da sempre contrari all’ennesimo avvicendamento, mentre il grande sconfitto è l’ad Ivan Gazidis.