Una vittoria che vale più di tre punti. Forse nove, per le gambe, per la testa e per la classifica appunto. Il messaggio all’Inter è chiaro: questo Milan non molla mai. E ci sarà fino all’ultimo.
Dopo un derby cocente perso per meriti propri e non solo(tra le righe leggasi decisioni arbitrali contrarie come stasera su Brahim), il Milan parte male, va sotto con Immobile ma resta in gara. Resiste, va all’assalto concretizzando pero solo al 50′ (troppi errori nell’ultimo passaggio) con Giroud su assist di Leao. Leao uomo chiave di questo Milan, ma abituato a giocare troppo da solo. Quando passa la palla ecco arrivare la rete.
Una rete che stappa letteralmente i rossoneri, caricati da un Olimpico tutto rossonero. Pioli si gioca le carte Ibra e Rebic, e proprio da una torre dello svedese ecco arrivare il 2-1 di Tonali a due passi dalla porta al minuto 92. È un gol che pesa tantissimo tra l’euforia generale. Euforia fondamentale per lo sprint finale: l’Inter può portarsi davanti mercoledì battendo il Bologna, ma le insidie sono dietro l’angolo.
Tra i singoli si rivede un Messias sufficiente, il quale si divora un gol ma poi ne sfiora uno da cineteca, oltre ad un Brahim Diaz in crescita. Adesso serve confermarsi domenica prossima, 1 maggio, contro la Fiorentina: bisogna vincerle tutte per non avere rimpianti.