Quattro sconfitte in sei partite: in casa Milan è crisi vera. Un dato sconfortante per il club rossonero, che non iniziava una stagione così male dal 1938. I tifosi sono giustamente infuriati e nel mirino c’è finita la società insieme all’allenatore e ai calciatori.
Paolo Maldini è intervenuto subito dopo la gara con la Viola , difendendo a spada tratta Giampaolo. Parole di facciata o vero appoggio? Lo scopriremo nelle prossime ore, ma l’unica certezza al momento è il mercato deficitario condotto dal dt insieme a Boban e Massara. Tanti giovani talentuosi ma nessun leader capace di trascinare la squadra in campo.
A rimetterci per primo è stato Giampaolo, che non ha avuto i calciatori richiesti per praticare il ‘suo’ 4-3-1-2. Da qui la confusione tattica e l’errore di focalizzarsi su un solo modulo e su dei principi di gioco, chiaramente non adatti alla rosa a disposizione.
Insomma, le responsabilità sono di tutti, anche dei calciatori, che stanno passando quasi come vittime del ‘Maestro’. Sbagliatissimo, soprattutto perchè il vero scandalo della gara con la Fiorentina è stata la prestazione offerta dai 14 scesi in campo. Passi la disorganizzazione tattica, imputabile all’allenatore, non è affatto giustificabile disputare una gara così importante senza cuore, senza anima e senza voglia. Il tutto arricchito da una miriade di errori tecnici che non si vedono nemmeno nelle serie inferiori. Da qui la grande rabbia della Curva Sud, che non ha perdonato loro l’assenza totale di orgoglio. Se questo è il materiale umano a disposizione, qualunque allenatore farà fatica a rialzare questo (povero) Milan.