Una figuraccia storica, l’ennesima di questi ultimi anni. Sarà un Natale pessimo per i tanti tifosi rossoneri, umiliati domenica da una squadra organizzata, determinata e soprattutto con un’anima. Tutto quello che manca al Milan attuale.
La qualità scarseggia da tanto tempo, è noto a tutti, ma negli ultimi mesi si sta evidenziando un’altra grave carenza: la professionalità, un elemento essenziale per vestire la maglia del club meneghino. Basta vedere quanto accaduto con Calabria e Leao, ma vi assicuriamo che non sono stati gli unici protagonisti della movida milanese poche ore dopo la disfatta contro l’Atalanta. Per carità, ognuno può fare quello che vuole nella vita privata, ma dopo una batosta del genere un serio professionista, arrabbiato nero per quanto fatto, non avrebbe alcuna voglia di festeggiare.
È questo l’elemento più grave, ancor più della sconfitta: con i calciatori attualmente in rosa non si va da nessuna parte. Le eccezioni ci sono, Donnarumma su tutti, ma è arrivata l’ora di un cambiamento radicale: i tifosi sono stanchi. Toccherà alla società intervenire ma non basta metterci la faccia come fatto da Boban nel post gara. Serve operare concretamente e se ciò non gli viene permesso, come fatto intuire dal croato, si dimetta insieme a Maldini: se amano il Milan non possono diventare complici di questo scempio.