Il rinnovo di Zlatan Ibrahimovic, Sandro Tonali e qualche ragazzo promettente utile a dare il ricambio ai titolari. Si può (brevemente) riassumere così il mercato del Milan, giudicato dai più molto positivamente, ma al quale noi di Casa Milan non possiamo che assegnare una striminzita sufficienza.
Certo, il colpo Tonali è ancora sotto gli occhi di tutti, e rappresenta un grande investimento per il futuro, ma proprio per questo ci si sarebbe aspettato un atteggiamento differente da parte della proprietà. Con qualche sacrificio in più infatti, Pioli avrebbe potuto avere una rosa dal tasso qualitativo più alto, e di conseguenza seriamente in lotta per la qualificazione in Champions League. In sostanza, ancora una volta, sono mancati quei 2-3 acquisti che potessero garantire un salto di qualità. Dove? Sicuramente nella fascia destra d’attacco e in difesa. Non è un caso infatti, che Maldini e Massara abbiano provato fino all’ultimo a prendere un centrale che potesse far rifiatare senza patemi Kjaer e Romagnoli. Alla fine non è arrivato nessuno, e Pioli dovrà ancora ‘accontentarsi’ di Gabbia, Musacchio e Duarte.
Senza dimenticare che il tecnico parmense aveva chiesto esplicitamente un altro centrocampista di livello. E invece ora dovrà provvedere a riadattare in quella posizione Rade Krunic. Dalot, Brahim Diaz, Tararusanu ed Hauge (i primi due in prestito secco) rappresentano sicuramente dei buoni ricambi per allargare la rosa, ma è inutile negare che le aspettative erano ben diverse. Adesso non resta che sperare di arrivare ai primi di gennaio nelle migliori condizioni possibili in Serie A ed in Europa League, per poi sistemare qualcosa nel mercato del prossimo gennaio.