“Da adesso saremo in 2 a mettere paura agli avversari”. Con queste parole Zlatan Ibrahimovic, leader maximo del Milan, ha accolto Mario Mandzukic, divenuto da poche ore ufficialmente un calciatore rossonero.
Nemmeno il tempo di inziare, e la punta croata ha già dimostrato tutta la sua personalità, prendendosi la maglia numero 9, quella che da Pippo Inzaghi in poi ha fatto tante vittime per strada. Da Torres a Piatek, passando per Matri, Lapadula, André Silva, Destro, Luiz Adriano e Higuain: nessuno negli ultimi dieci anni è riuscito a sopportare ed onorare una eredità così pesante.
Il vice campione del Mondo, simbolo e trascinatore dell’ultima Juventus allegriana, porterà in dote al Milan tanta cattiveria, voglia di vincere ma soprattutto delle caratteristiche sulle quali Pioli, tolto Ibrahimovic, non ha mai potuto contare fino ad ora.
Né Leao, né Rebic, impiegati spesso come prima punta, possono vantare il killer instict in area di rigore di Mandzukic, il quale può annoverare anche una fisicità importante, sempre utilissima a gara in corso e spesso determinante in Serie A.
Insomma, il 36enne nato a Slavonski Brod, che nella massima serie italiana ha disputato 162 presenze (con 44 reti all’attivo) dal 2015 al 2019 con la Juventus, si candida a riserva di lusso in un Milan che punta decisamente a vincere lo scudetto.
L’unico grande dubbio riguarda la sua condizione fisica. Sebbene si sia allenato sempre da solo, l’ex Wolfsburg non scende in campo da poco meno di un anno, precisamente dal 7 marzo 2020, quando vestiva la maglia dell’Al-Duhail, sua ultima l’esperienza sportiva, condita da 7 presenze ed un gol. Al nuovo numero 9 rossonero serviranno quindi almeno 2-3 settimane per tornare ad una forma accettabile, anche se Pioli spera di averlo già disposizione contro l’Atalanta per fargli mettere qualche minuto nelle gambe
Forte del suo palmares (24 trofei con squadre di Club, tra cui 1 Champions League, 1 Supercoppa Europea, 1 Mondiale per Club, 9 Campionati e 12 tra Coppe e Supercoppe nazionali) il croato cercherà di colmare il gap fisico con l’esperienza, prima di tornare al 100% nella prossima stagione quando, salvo clamorosi colpi di scena, (ossia col Milan fuori dalla Champions League) Mandzukic sarà ancora rossonero.
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