Grazie Scamacca. È l’unica frase che i tifosi rossoneri avranno pronunciato al fischio finale di Milan-Genoa, match vinto per 2-1 dai meneghini con enorme sofferenza. Forse troppa se consideriamo l’avversario, venuto a San Siro per onorare l’appuntamento, e che a dire il vero avrebbe anche meritato il pari.
Dopo un buon inizio sugellato dalla rete di Rebic al 13′ il Milan si è praticamente spento: troppa superficialità e poca determinazione. Ed ecco arrivare puntuale la punizione: angolo per rossoblu, Destro anticipa Tomori e sigla il pareggio.
Da lì in poi gli uomini di Pioli vanno in panico e cominciano ad alzare i ritmi sbagliano troppo, d’altronde la pressione si sente e la posta in palio è altissima. Nella ripresa Rebic si mangia un gol a porta vuota ma i rossoneri restano pasticcioni: tantissimi errori individuali e il tempo passa. Al 68′ però ci pensa Scamacca da corner: velo di Mandzukic, la punta genoana colpisce involontariamente la palla e buca Perin. È il gol della salvezza perché da lì in poi il Milan si ritrae tutto dietro consegnandosi al Genoa. A salvare la baracca ci devono pensare Kjaer e Tomori con due salvataggi sulla linea dopo una mezza papera di un indeciso Donnarumma.
Al 93′ qualche sorriso per 3 punti di inestimabile valore ma nulla più: con gare come queste già battere il Sassuolo diventerà una impresa. Poche le note liete se non Kjaer, Saelemaekers e Mandzukic, quest’ultimo entrato con grande spirito di grande sacrificio nonostante la pessima forma fisica. Per il resto tante insufficienze. Calhanoglu, Bennacer e Leao da 4.5, poco meglio gli altri.