Avevate ancora dei dubbi sulla forza del Milan? Beh, dopo questa sera toglieteli del tutto. In una sfida che nascondeva mille insidie contro il Torino, i rossoneri hanno sfoderato un primo tempo pressoché perfetto annientando l’ex Giampaolo in appena 45 minuti. Ciò, nonostante tantissime assenze. Il messaggio lanciato è quindi chiarissimo: i meneghini lotteranno fino alla fine per il titolo. E domani, con Roma-Inter in programma, la truppa di Pioli potrebbe addirittura aumentare il vantaggio sul secondo posto.
Che la sconfitta con la Juve non avesse lasciato scorie nelle menti dei milanisti è stato visibile sin da subito. Romagnoli e compagni hanno azzanato i granata dal primo minuto trovando il meritato vantaggio al 25esimo grazie a Leao, liberato splendidamente davanti a Sirigu da Brahim Diaz dopo la consueta incursione centrale di Theo Hernandez. Poco dopo lo spagnolo è ancora protagonista: Belotti lo stende in area dopo una serpentina e Mariani, aiutato dal Var indica il dischetto. Kessie è glaciale, partita archiviata.
Nel finale c’è tempo per rivedere in campo anche Ibrahimovic, entrato al pari di Hakan Calhanoglu. Le buone notizie però finiscono qui. Sì, perché per per due che recuperano, ne finiscono altrettanti ai box. Si tratta di Tonali e Brahim Diaz, costretti ad abbandonare il campo per dei traumi contusivi. Nulla di grave per carità, ma sono altre gocce che piovono sul bagnato. Difficile quindi una loro presenza col Cagliari nel prossimo turno: a saltare invece la trasferta sarda sarà sicuramente Rafael Leao, ammonito per una simulazione inventata. Pioli al contempo dovrebbe recuperare sia Bennacer che Saelemaekers, due titolarissimi. Ci sarà ovviamente Simon Kjaer, ancora il migliore nel reparto arretrato con alcuni interventi decisivi, mentre deve lavorare molto Dalot, apparso nuovamente in difficoltà.
Il portoghese avrà la possibilità di rifarsi martedì in Coppa Italia, quando a varcare San Siro sarà ancora una volta il Torino. Conquistare il pass per i quarti, salvo clamorosi colpi di scena, vorrebbe dire derby, una sfida che promette mille emozioni.