La settimana perfetta. Il Milan chiude sette giorni urlo riportandosi davanti a tutti in Serie A: un messaggio chiaro a chi dava i rossoneri già spacciati per lo scudetto. E lo fa con una vittoria di maturità ma non senza brividi come evidenzia l’1-0 finale.
È bastato un solo gol per trionfare, non per evitare un po’ di paura finale, anche se la partita i rossoneri l’hanno sempre tenuta in mano. Dall’inizio alla fine, con l’unica eccezione dei primi 15 minuti della ripresa. Fondamentale il triplo cambio nel secondo tempo di Pioli (dentro Kessie, Rebic e Saelemaerkers, ossia cambiata tutta la linea alle spalle di Giroud) per riportare l’ago della bilancia da parte di Maignan compagni.
Ecco quel Maignan che di parate ne ha fatte ben poche, se non zero, ma decisivo con l’assist per la rete al 7′ di Leao. Un lancio millimetrico, come all’andata, utile per trafiggere Giamapolo, l’ex col dente avvelenato ancora una volta sconfitto. Sorride invece Leao, cruciale con i suoi sprint in velocità e applaudito dalla Curva, la quale ha invece fischiato sonoramente Kessie. Entrato in campo a gara in corso, l’ivoriano non ha comunque fatto mancare la sua professionalità, aiutando molto la squadra.
I tre punti odierni pesano come un macigno: adesso l’Inter, con un punto in meno, è dietro, seppur con una gara da recuperare. Di partite ne mancano ancora tante, ben 13, ma il Milan c’è eccome. Per buona pace di chi dà l’Inter quasi certa di vincere il Tricolore.