Maledetto lockdown. Alla vigilia della nuova chiusura che colpirà pesantemente la Lombardia, il Milan torna a perdere interrompendo un ruolino fantastico che lo vedeva imbattuto da ben 24 gare. Lo fa a mesi di distanza dal Milan-Genoa dell’8 marzo, proprio il giorno che ha preceduto il primo confinamento nazionale a causa dell’emergenza Coronavirus.
Una strana casualità, con i rossoneri che devono solo inchinarsi davanti ad un Lille organizzato e veloce, il quale approfitta al massimo delle ingenuità dei meneghini. Il rigore generoso ma regalato da Romagnoli, e la papera di Donnarumma hanno fornito sul piatto d’argento i tre punti ai francesi, probabilmente sottovalutati da ambiente e media alla vigilia.
Certo, ad esclusione dei primi 20 minuti, il Milan non ha fatto nulla per metterli in difficoltà: encefalogramma piatto e nessuna scossa portata dai cambi, specialmente da Calhanoglu e Leao entrati al 46’. Manovra troppa lenta e pochissime soluzioni offensive offerte dai 4 d’attacco: in sostanza una serata storta che prima o poi sarebbe dovuta arrivare. A salvarsi è solo Kjaer, sempre attento, al pari di Brahim Diaz e Rebic, volenterosi ma poco appoggiati dai compagni.
Lo stop odierno fa poco male (la qualificazione non è affatto in discussione considerate le vittorie con Celtic e Sparta Praga) ma domenica, col Verona, bisognerà riprendere la marcia in un match assai complicato.