Squadra giovanissima, tre titolari assenti (Kjaer, Bennacer e Ibrahimovic) e avversario ostico guidato da un santone come Claudio Ranieri. Non sono bastati nemmeno questi tre ostacoli per fermare la corsa del Milan, uscito vittorioso 2-1 dal Ferraris contro la Sampdoria, e sempre più primo in classifica.
I rossoneri sono lanciatissimi, giocano a memoria un calcio offensivo e soprattutto sono capaci di affrontare con l’atteggiamento giusto i diversi momenti della gara. Proprio come accaduto questa sera, con il Milan che si è trovanto davanti una Samp chiusa nel primo tempo(scalfita solo da un rigore realizzato da Kessie) e poi molto aggressiva nella ripresa, ma colpita ugualmente da Castillejo, ben imbeccato da Rebic.
In entrambe le situazioni i rossoneri hanno saputo organizzarsi al meglio, prima offrendo palleggio e pressione alta, e successivamente una fase difensiva prolungata e convincente. Da rivedere solo la disposizione sui calci d’angolo, dove anche questa sera Ekdal ha trovato la possibilità di andare a segno.
In una orchestra che funziona bene tutti rendono al massimo: per questo è difficile eleggere il migliore in campo. Eppure una menzione speciale la dedicano Gabbia (concentrato e attento contro l’espertissimo Quagliarella), Tonali (da suoi piedi nascono le due azioni cruciali) ed Hauge, ancora una volta sugli scudi per il servizio magistrale offerto a Rebic in occasione del raddoppio. Da rivedere solo Brahim Diaz, oggi in versione down, mentre continua a colpire per continuità Davide Calabria, perfetto anche nel giorno del suo compleanno (auguri!).