Mentalità, intensità, spirito: questo Milan continua a far sognare. I rossoneri, in dieci uomini dopo mezz’ora a Benevento per il rosso rifilato a Tonali, hanno battuto l’ex Inzaghi grazie alle reti di Kessie (su rigore) e Leao, quest’ultimo autore di un gol da vero fuoriclasse. Poi due pali e tanta sofferenza, ma tre punti pesantissimi e controsorpasso all’Inter, rispedita al secondo posto e staccata di un solo punto.
Contro un avversario davvero ostico, che ha messo a dura prova la resistenza di Donnarumma (sempre una sicurezza) e della difesa del Milan, la quale ha beneficiato del rientro della colonna Kjaer, i meneghini hanno dimostrato ancora una volta di avere la stoffa da grande squadra.
Oltre alla consueta organizzazione, a colpire è il sacrificio e la fame di un gruppo dove tutti sono coinvolti. I due gol, nati da due palloni riconquistati dopo un pressing ben fatto, sono lo specchio di un Milan moderno e unito, capace di rendersi pericoloso anche in inferiorità numerica.
E se Rebic è un perno fondamentale dell’undici targato Pioli, un capitolo a parte lo dedica Rafael Leao. Il portoghese sembra a tratti svogliato e poco coinvolto, poi all’improvviso decide di accendersi inventandosi il gol della domenica. In virtù di ciò, quello con i tifosi rossoneri è un rapporto di amore e odio, ma lo staff rossonero sta già lavorando per migliorarne la continuità all’interno della stessa gara.
Mercoledì contro la Juventus toccherà ancora a lui guidare l’attacco del Milan, in un match che potrebbe definire i veri obiettivi del Milan in questa stagione.