Sei gare e sei vittorie. Non poteva cominciare meglio di così la stagione del Milan, che in appena 18 giorni e con diverse assenze importanti (Romagnoli, Ibrahimovic e Rebic su tutti), si ritrova in testa al campionato e con il biglietto d’accesso per la fase ai gironi di Europa League.
E se nei preliminari non è mancata la paura e il timore (vedasi la gara contro il Rio Ave), tutto è invece filato più liscio sul territorio italiano, dove i rossoneri hanno realizzato la bellezza di sette reti senza mai subirne. Certo, gli avversari non sono stati di primissimo livello, ma il Milan è rimasto sempre solido, dimostrandosi squadra vera e ormai con una identità chiara.
Una sensazione confermata anche questa sera contro lo Spezia, dove è stata decisiva la strategia di Pioli. L’allenatore parmense ha optato per un ampio turnover nella prima frazione (Krunic-Tonali a centrocampo, Leao, Diaz e Saelemaekers dietro Colombo), per poi inserire i cosiddetti titolari nella ripresa. In sostanza bisognava tenere botta nella prima frazione, per poi scatenarsi nei secondi 45 minuti. E cosi è stato.
L’ingresso di Calhanoglu al 46′ infatti, ha fatto svoltare il Milan, passato in vantaggio grazie a Rafael Leao, proprio su assist del turco. Da lì in poi è stato un autentico dominio rossonero, reso concreto dalle reti di Theo Hernandez e ancora di Leao, oggi per ben due volte a segno con la suola. Un dettaglio davvero particolare nella notte in cui il Milan ha schierato un 11 titolare di 23 anni, l’età più bassa dell’intera Serie A, e ha fatto esordire il giovane Hauge arrivato in settimana.
Da adesso, per le prossime 24 ore, ci sarà spazio solo per il mercato, dove Maldini e Massara andranno a caccia di un difensore centrale. A Milanello dovrebbe arrivare uno tra Kabak e Rudiger. Poi dopo la sosta si ripartirà col derby: una sfida complicata alla quale il Milan arrivera in grande fiducia grazie ai 15 risultati positivi consecutivi(19 considerando le sfide europee), un dato che non si verifica dal marzo del 2006.