Quando non puoi vincere, l’importante è non perdere. Lo sa bene il Milan, che nella calda sfida di Napoli contro l’ex Gattuso, porta a casa un punto importante in una serata non di certo indimenticabile. I rossoneri giocano una prima mezz’ora discreta, passano in vantaggio con Theo Hernandez (degno di nota l’assist di Rebic) ma poi si abbassano e soffrono un ottimo Napoli, bravo nel palleggiare e nello schiacciare gli avversari. Certo, a rimettere in corsa gli azzurri ci ha dovuto pensare Gigi Donnarumma, autore di una papera sulla rete di Di Lorenzo, e poi non di certo impeccabile sul raddoppio di Mertens.
Il Milan ha il merito di restare sempre in gara, di compattarsi nei momenti più difficili, e poi di capitalizzare al massimo le poche occasioni capitate nell’area di rigore napoletana. Nella ripresa Bonaventura conquista un giusto rigore, Kessie lo realizza e sigla così il 2-2 finale. Un risultato non banale al termine di una settimana davvero complicata nella quale i rossoneri hanno affrontato in rapida successione Lazio, Juventus e proprio il Napoli. Un trittico superato con grande brillantezza, che evidenzia la crescita del Milan sotto tantissimi aspetti.
A eccellere in questi sette giorni è stato soprattutto il quadrilatero Kjaer-Romagnoli-Bennacer-Kessie, meglio definibile come il quadrilatero degli insostituibili. Sempre titolari, essi costituiscono lo scheletro di una squadra ben organizzata dove a spiccare particolarmente sono Rebic, Ibrahimovic, Theo Hernandez e Calhanoglu, i migliori tecnicamente per distacco. Il turco, oggi non al massimo della condizione, è da mesi il ‘10’ rossonero nella mente di Stefano Pioli, al quale va oggettivamente riconosciuto il merito dei grandi passi avanti visti nell’ultimo periodo. Professionale, concentrato e mai con una parola fuori posto nonostante le continue voci, il 54enne tecnico parmense resterà negli annali come una delle note più liete della difficile stagione rossonera.
Adesso ci saranno Parma, Bologna e Sassuolo sulla strada del Milan verso l’Europa League prima della ultima settimana decisiva: obiettivo nove punti per cercare di agganciare la Roma al quinto posto, adesso distante quattro lunghezze.