Qualche buona indicazione e altri minuti nelle gambe in vista dell’esordio in campionato del prossimo 23 agosto con la Sampdoria. Il Milan saluta Valencia senza il Trofeo Naranja (decisivo ai rigori l’errore di Krunic dopo lo 0-0 regolamentare) ma torna in Italia con conferme sulla validità di Maignan e sulla qualità di Brahim Diaz.
Lo spagnolo già non fa rimpiangere Calhanoglu, mentre il numero uno francese spicca per personalità nelle uscite e sicurezza. Aspetti non da poco dopo la dolorosa perdita di Donnarumma. Leao, schierato ancora da prima punta non dispiace, è nel vivo del gioco ma spicca quando va a sinistra con qualche buon dribbling. Ma siamo sempre lì: i colpi ci sono, manca la concretezza. Oggi almeno non è mancato l’impegno.
Buoni segnali li ha dati Ballo-Toure, presente e con buona spinta, male Castillejo: sempre tanti (e troppi) gli errori tecnici. Pobega non spicca ma dimostra personalità(chiede spesso il pallone), mentre Tonali resta ancora nell’ombra: dall’ex Brescia ci si aspetta ancora di più.