Un colpo pesante che complica un percorso, fino ad ora, molto positivo. Il Milan esce con le ossa rotte dalla sfida contro la Lazio e si ritrova, in virtù della classifica avulsa, quinto alle spalle di Atalanta, Napoli e Juventus. Il pessimo inizio di gara (gol di Correa dopo 2′) condiziona pesantemente i rossoneri, i quali sembrano patire psicologicamente l’importanza di queste ultime, e decisive, partite stagionali.
L’inizio horror di alcuni(Bennacer e Theo Hernandez su tutti) la dice tutta sulle attuali difficoltà della squadra, che forse meriterebbe anche il pari nella seconda metà del primo tempo. I meneghini però sono poca cosa davanti(tecnicamente il livello non è affatto eccelso) e non riescono a tradurre in rete qualche trama interessante nata da un Saelemaekers pimpante. Nella ripresa il 2-0 firmato Correa, nato da un errore di Orsato che non vede poco prima un evidente fallo, stende definitivamente gli uomini di Pioli, costretti ad inchinarsi nel finale anche ad Immobile per il 3-0 conclusivo.
Al novantesimo è difficile vedere uno spiraglio positivo: il Milan di inizio stagione non si vede più e ora la strada è in salita. Non resta che appendersi al rientrante Ibrahimovic, fresco di rinnovo: toccherà a lui risollevare l’animo dei compagni, tornati improvvisamente timidi e dalle scarse qualità tecniche. Serve una reazione immediata e forte: quello di oggi non è il vero Milan.