Personalità, coraggio ed un gran gioco. Nel Teatro dei Sogni ed in piena emergenza tecnica e numerica, il Milan ha estratto dal cilindro la migliore prestazione stagionale considerato l’avversario di altissimo spessore.
Una prestazione degna del Dna europeo dei rossoneri, i quali hanno cercato, riuscendoci, di imporre il proprio gioco sul campo del Manchester United, bravissimo a concretizzare ad inizio ripresa con l’ex atalantino Diallo una delle poche chiare occasioni.
Per il resto è stato un vero e proprio monologo del Milan che, guidato da un enorme Kessie, ha banchettato in lungo e in largo muovendo alla grande il pallone. Il gol nel recupero di Kjaer è la degna ricompensa per gli uomini di Pioli, i quali vanno a casa con qualche rimpianto, specialmente per le cinque-sei potenziali occasioni create ma non concluse per errori banali. Ma non solo: il rammarico è soprattutto per la rete annullata a Kessie dal Var per un tocco di braccio davvero molto, molto dubbio.
A metà del guado quindi, il Milan ha un leggero vantaggio rispetto agli inglesi per il gol realizzato in trasferta ma il discorso resta apertissimo. L’unica certezza è che giovedì prossimo, nel match di ritorno degli ottavi, lo United dovrà rivedere il consueto piano partita (difesa e contropiede): un fattore che potrebbe risultare decisivo.