Tantissima Atalanta, troppo poco Milan. Si può brevemente riassumere così il match andato in scena oggi a San Siro, dove i bergamaschi hanno letteralmente banchettato mostrando organizzazione e qualità con meccanismi molto molto oliati.
Lo stesso che dicevamo fino poco a tempo fa sui rossoneri, che oggi, dopo un buon inizio, non hanno risposto a dovere all’intensita’ degli uomini di Gasperini, i quali spuntavano da ogni lato con uno straripante Ilicic e uno smagliante Hateboor.
Il 2-0 nella ripresa dello sloveno su rigore (netta la gomitata di Kessie) è seguito al gol iniziale di Romero (errore in marcatura di Kalulu): da lì in poi la gara si è praticamente conclusa, e nemmeno l’inserimento di Brahim Diaz all’intervallo sulla trequarti è riuscito ad invertire il trend. Una mossa probabilmente tardiva in un ruolo focale: la scelta iniziale di Pioli di preferirgli Meite si è rivelata inefficace e dannosa. Il risultato è stato un Ibrahimovic totalmente abbandonato lì davanti. I tanti lanci lunghi alla ricerca dello svedese inoltre, hanno fatto il gioco dell’Atalanta finendo per spaccare in 2 i meneghini. In sostanza, il piano partita è stato a dir poco fallimentare.
L’unica nota positiva della serata è il primo posto in solitaria conservato al giro di boa con conseguente titolo di Campione d’inverno. Un traguardo che non regala trofei, ma evidenzia l’ottimo percorso di ricostruzione condotto fino ad ora dal Milan. E martedì sera, a San Siro sarà di nuovo aria di derby: l’occasione perfetta per voltare subito pagina.