Due gol sotto al ventesimo dopo la batosta contro il Lille. Sembrava una montagna da scalare, eppure il Milan esce da San Siro addirittura con qualche rimpianto alla fine di un match pazzo e combattuto contro il Verona.
Una risposta importante quella dei rossoneri, mentre qualcuno iniziava già a mugugnare, soprattutto dopo lo start negativo di gara condizionato da disattenzioni difensive, specialmente nella rete di Barak. Il Milan invece non ha mollato, si è buttato subito in avanti trovando alla fine un pareggio meritato nonostante la tanta sfortuna.
I 25 tiri effettuati dai meneghini infatti, dicono chiaramente quale squadra avrebbero dovuto vincere, ma i ragazzi di Pioli pagano anche i tanti errori sottoporta e la mancanza di un po’ lucidità nell’ultimo passaggio. Certo, molto sarebbe potuto andare diversamente se Ibrahimovic non avesse sbagliato dal dischetto a metà ripresa (è il terzo rigore di fila fallito), ma alla fine è lo stesso svedese a siglare il 2-2 con bell’incornata nel recupero. Insomma, gioia e dolori.
Leao e Calhanoglu che lo assistono si fanno vedere tanto ma non sono decisivi, molto meglio invece Saelemaekers(suo l’assist della prima rete) e Kessie, quest’ultimo migliore in campo. Sufficienti nel complesso le prestazioni di Theo Hernandez, Calabria Bennacer e Gabbia, chiamato all’ultimo dopo l’infortunio di Romagnoli nel riscaldamento.
Non bene Rebic, entrato ad inizio secondo tempo, mentre Kjaer ha sulla coscienza l’errore di marcatura in occasione del primo gol veronese. A risaltare però è la grande grinta, ed il carattere del gruppo forgiato da Pioli, che ha dato tutto fino all’ultimo per cercare addirittura la vittoria negli ultimi secondi di un concitato recupero.