La giocata del campione. Ci voleva questo per battere una combattiva Udinese e Zlatan Ibrahimovic ha ovviamente risposto presente. Lo svedese, con una rovesciata magica a sei minuti dal gong, ha infatti regalato al Milan tre punti pesantissimi, i quali assumono un valore speciale se consideriamo la giornata non brillantissima dei rossoneri.
Calhanoglu, Leao e Saelemaerkes sono rimasti a lungo in ombra, denotando qualche incertezza di troppo negli ultimi metri, e soprattutto un po’ di nervosismo. Nervosismo acuito dal rigore assegnato ai padroni di casa subito dopo l’inizio della ripresa per un fallo davvero ingenuo di capitan Romagnoli, apparso in difficoltà e ancora in ritardo di condizione.
Il centrocampo invece ha retto bene l’aggressività dei friulani con Kessie (autore del gol del vantaggio), Bennacer (splendido il suo lancio in occasione della prima rete) e Tonali, entrato ancora bene ed in netta crescita, decisamente in forze. Sufficienti anche le apparizioni di Brahim Diaz e Rebic, i quali subentrano creando apprensione in casa Udinese.
Lo stesso dicasi per Dalot, all’esordio in campionato, e nettamente più di qualità rispetto al compagno Calabria, al quale però non si può recriminare davvero nulla nelle ultime uscite. Da rivedere Theo Hernandez, che soffre in difesa e punge poco in fase offensiva. La palma del migliore è ovviamente di Zlatan Ibrahimovic, a segno per la sesta volta consecutiva in Serie A. Un record.
Ed il fuoriclasse ex Barcellona, stuzzicato al 90esimo si dimostra un vero leader: ”E’ vero, arriveranno dei momenti di difficoltà. Ma i miei compagni devono essere sereni e pensare solo a giocare. Le pressioni me le prendo addosso io. A me piace così”.