Due pugili che se la sono data dall’inizio alla fine, con un giusto pareggio finale. Si può riassumere così un divertente Milan-Roma, terminato 3-3 anche per (de)merito di un pessimo Giacomelli, il quale, per nulla aiutato dal Var, si è inventato un penalty a testa nella ripresa.
Al fischio finale qualche rimpianto ce l’ha il Milan, soprattutto per le due clamorose occasioni fallite nei minuti conclusivi da Kessie e Romagnoli, ma i rossoneri questa sera hanno dovuto fronteggiare una Roma gagliarda e ben organizzata. Gli undici di Fonseca, pericolosissimi in contropiede ma anche abili nel palleggio grazie a Pellegrini, Dzeko e Pedro, devono però ringraziare Tatarusanu, decisamente il peggiore in campo escludendo il direttore di gara.
Il portiere rumeno, chiamato a sostituire last minute Donnarumma, ha letteralmente regalato la prima rete ai romani con una uscita totalmente a vuoto, non sembrando poi mai sicuro nei vari interventi. L’opposto di Rafael Leao, il migliore, ed autore di due assist pregevoli per Ibrahimovic e Saelemaekers. Il portoghese si accende ad intermittenza (deve migliorare quindi nella continuità), ma quando parte è fenomenale per qualità, tempi di gioco e precisione nell’ultimo passaggio.
Molto bene ha fatto anche Simon Kjaer, vera guida della difesa e ad un passo dal gol nel primo tempo da corner con un palo, mentre ha sofferto maggiormente Romagnoli, per il secondo weekend di fila alle prese con un avversario complicato come Dzeko. Sufficienti Calabria e Calhanoglu (oggi però meno brillante del solito), non brilla invece Theo Hernandez, ben contenuto dagli avversari, ma troppo impreciso e confusionario.
Impreciso lo è stato nel finale anche Ibrahimovic (da un suo errore da corner nasce il 3-3 di Kumbulla), ma lo svedese regge l’attacco e da filo da torcere a tutti, facendo registrare una doppietta che lo porta a quota 6 gol fatti in Serie A con ‘sole’ 3 presenze.