Niente noia ma solo emozioni, tante emozioni. Il Milan del 2020 targato Ibrahimovic (lo svedese in panchina dà più indicazioni di Pioli) ha fatto vivere un’altra nottata da brividi ai tifosi rossoneri nel 4-2 rifilato ad un Torino mai domo.
Nella serata dell’addio di Suso (è tutto fatto per il suo trasferimento al Siviglia) i ragazzi di Pioli hanno sfoderato l’ennesima prestazione tutto cuore riacciuffando un match divenuto complicato. Merito di un super Hakan Calhanoglu, oggi più che mai decisivo, ma in generale di un gruppo che finalmente è vivo e lotta fino all’ultimo secondo. Se Rebic, Kjaer, Castillejo e il solito Donnarumma spiccano su tutti per dedizione e giocate decisive, lo stesso non si può dire per Piatek, il quale ha fatto un passo indietro rispetto alla gara contro la Spal. Per il polacco, ormai ufficialmente una riserva, si prospettano sei mesi difficili considerando che nessun club è intenzionato ad fare una proposta seria per acquistarlo in questa finestra di mercato.
Mercato che speriamo porti in dotazione al Milan almeno un mediano affiancare a Bennacer: c’è troppo bisogno di un uomo che si integri con l’algerino nella zona centrale del campo. Bakayoko, che non smette di seguire sui social le vicende sportive del club, potrebbe essere una ipotesi ma al momento Boban e Maldini stanno lavorando intensamente sul giovane Fllorentino del Benfica, capace di ricoprire lo stesso ruolo del francese.
Nel frattempo i tifosi si godono Zlatan, oggi per la prima volta a segno a San Siro dopo il ritorno: campioni del genere sono solo un bene per lo sport. Cosi come Kobe Bryant, giustamente commemorato a San Siro in una atmosfera da brividi.