Tanto possesso palla e poca concretezza. E il rischio nella ripresa di vedersi sfuggire anche un punto che vale ben poco. Si può riassumere così la prima gara del 2020 del Milan, che impatta anche contro la Sampdoria restando nella parte destra della classifica.
Zero sollievi quindi per i quasi 50mila tifosi rossoneri giunti a San Siro in una giornata gelida. La squadra di Pioli ha il comando della partita ma come al solito fatica a trovare spazi in mezzo alle linee a causa di un gioco troppo lento e dei pochissimi inserimenti. Ci prova solo Krunic a farsi vedere in area ma la qualità è quella che è. E allora vai con i cross dalla destra: Suso ne metterà almeno una ventina sempre alti e poco precisi. Fischiatissimo da tutti, lo spagnolo avrebbe bisogno di fare un po’ di panchina. Nemmeno Ibrahimovic, invocato come il salvatore della patria e acclamatissimo da tutto lo stadio, riesce a trovare la giocata vincente. Spesso a testa bassa, lo svedese è apparso ancora lontano dalla forma migliore come ampiamente prevedibile.
Alla fine dei novanta minuti la palma del migliore se la prende ancora una volta Donnarumma, per ben due volte decisivo su Gabbiadini. Le note positive sono ancora zero, e la sensazione è che da qui a fine stagione sarà più che altro un calvario addolcito da qualche gol di Ibra.