La Scala del calcio finisce a Pioli. Ma cosa state facendo al Milan? Lasciatelo vivere, per carità! Sarà pure un povero Diavolo ma non si uccide così chi è stato a lungo in paradiso e vissuto, spesso, in odore di santità! L’ultima offesa, dopo anni bui, tristi, deprimenti, è stata la gestione dell’esonero di Marco Giampaolo. Per il tecnico di Giulianova, dai più prestigiosi addetti ai lavori, Arrigo Sacchi in testa, considerato l’astro nascente degli allenatori italiani, sono bastati appena 111 giorni per ricevere il benservito. Insomma, il tempo necessario, in Italia, per farsi recapitare una cartolina postale ma un’inezia per chi ciancia di programmazione calcistica.
E che dire dell’umiliazione che i tifosi milanisti hanno dovuto sopportare nelle ultime 48 ore per convincere Luciano Spalletti, ancora sotto contratto con l’Inter, ad accettare la panchina del Milan? Dopo aver ottenuto il placet del trainer Toscano, le figure responsabili dell’area tecnica dei rossoneri hanno dovuto ingoiare un Niet da parte dei dirigenti ambrosiani. Altro che Canossa, qui si tratta di mortificare anni e anni di glorioso storia calcistica mondiale! E non paghi, fatta la frittata, gli stessi hanno avuto la brillante idea di raccogliere i gusci virando sull’allenatore parmense in modo che La Scala del calcio finisca a Pioli? Boh, misteri della pelota ma la figura che ha fatto la coppia d’assi Boban-Maldini è, a dir poco, barbina.
È un po’ come quello che, una volta andava a ballare, dopo aver ricevuto il rifiuto di una ragazza, lo chiedeva a quella di fianco. Salvate almeno la faccia! Perchè? La scelta del nuovo tecnico ha messo in subbuglio anche gli stati maggiori del tifo milanista anche per questo. A questo punto, se è vero che questa proprietà e la sua dirigenza sono ai titoli di coda alla guida del glorioso sodalizio rossonero, non c’è ombra di dubbio che il loro credito è ormai esaurito e, alla prima vera difficoltà rischiano di dover scappare di notte. Per i due grandi ex del Milan che fu c’è poi il rischio concreto che, dopo questo flop, la loro carriera da dirigenti si chiuda qui. E non sarà certo un caso che la solare epopea berlusconiana non si sia mai voluta avvalere della loro collaborazione.