Dopo la sconfitta del derby, il Milan vola Torino per la quinta gara ufficiale della stagione con l’obiettivo di portare a casa i 3 punti e qualche certezza in più.
“Dobbiamo migliorare il palleggio e fare meno errori nei passaggi” ha detto Giampaolo in conferenza stampa. Qualcosa di scontato, verrebbe da dire, per una squadra di alto rango. Ma è da anni ormai, che il Milan soffre sotto questo aspetto, specialmente se pressato a ripetizione dagli avversari.
Insomma, un problema cronico che non permette ai rossoneri di arrivare facilmente nell’area avversaria, come dimostrano i soli 2 gol realizzati fino ad ora. Senza dimenticare la classifica che vede il club meneghino al penultimo posto per tiri in porta effetuati.
In virtù di ciò è evidente come il 4-3-1-2 fino ad ora proposto non funzioni. E lo ha capito pure Giampaolo che deve abbandonare le vecchie abitudini e cambiare qualcosa in campo: “Il Milan è un’altra cosa rispetto alla Samp. Questo Milan ha altre caratteristiche, bisogna lavorare per far rendere al meglio i giocatori. Non c’è nessun caso Piatek e nessun caso sullo schieramento dell’attacco. Il mio lavoro deve aiutare i giocatori offensivi a rendere al meglio”.
Un processo che forza di cose non potrà essere rapido, ma l’inserimento dei nuovi(Rebic, Leao e Bennacer su tutti) appare necessario per alzare il tasso qualitativo ed essere più imprevedibili negli ultimi metri. La speranza è di intravedere col Torino qualche meccanismo collaudato, da poter poi riproporre domenica sera contro la Fiorentina. Solo acquistando certezze, è possibile crescere e superare gli step di cui tanto parla Giampaolo.