Da quasi 24 ore ormai, stiamo assistendo a un qualcosa di surreale che non può lasciare sgomenti gli amanti del calcio, dello sport ma in più in generale tutti coloro che si ritengono civili e fieri di appartenere ad una società dove il rispetto altrui dovrebbe venire prima di tutto.
90 minuti di ululati razzisti contro Frank Kessie e insulti territoriali con oggetto Gianluigi Donnarumma, reo di essere nato al Sud, più precisamente a Castellammare di Stabia. Tutto questo ha caratterizzato Verona-Milan, uno scandalo, che ormai viene considerato quasi normale in Italia. Basta vedere infatti, il pochissimo spazio concesso ieri sera dai media ai cori percepiti chiaramente da tutti allo stadio: giusto qualche chiacchiera e nulla più. Ma non è una novità: 14 giorni fa è accaduto lo stesso quando Lukaku è stato insultato durante Cagliari-Inter per il suo colore della pelle.
Ma il peggio, se mai fosse possibile, è accaduto subito dopo la gara del Bentegodi quando nessun membro della società veronese affermava di aver sentito cori discriminatori o offensivi nei confronti di Kessie e Donnarumma. Il Verona ha voluto ribadire il concetto su Twitter con delle dichiarazioni che vi riportiamo integralmente: “I ‘buuu’ a Kessie? Gli insulti a Donnarumma? Forse qualcuno è rimasto frastornato dai decibel del tifo gialloblù. Cosa abbiamo sentito noi? Fischi, inevitabili, per decisioni arbitrali che lasciano ancora oggi molto perplessi, e poi tanti applausi, ai nostri “gladiatori ”, a fine gara. Non scadiamo in luoghi comuni ed etichette ormai scucite. Rispetto per Verona e i veronesi”.
Niente scuse in nome dei propri tifosi e nemmeno una frase per dissociarsi dall’accaduto. Per il Verona non è successo nulla, ma il club scaligero decide di emettere un nuovo comunicato:“Verona FC, in riferimento a quanto riportato oggi sul profilo Twitter del Club, precisa che non si è trattato affatto di una presa di posizione finalizzata a sottovalutare eventuali comportamenti discriminatori che in alcune occasioni si manifestano su diversi campi di gioco. Ciò in quanto abbiamo sempre fermamente stigmatizzato e condannato tali episodi, impegnandoci direttamente con varie iniziative a fronteggiarli ed a combatterli, per quanto possibile e di nostra competenza. Ciò premesso, riteniamo quindi fosse semplicemente per noi doveroso sottolineare che, a fronte di alcune infondate notizie, salvo sonore bordate di fischi e disappunto generale del pubblico relative ad alcuni discussi episodi di gioco durante la gara, non sono stati da noi avvertiti né percepiti presunti cori nei confronti del calciatore avversario Kessie. Fermo restando che, ribadiamo ancora una volta, saremo sempre fermi nel condannare ogni eventuale comportamento scorretto dovesse verificarsi in futuro e ciò con spirito collaborativo e con la sensibilità che ci appartiene”.
Insomma, il classico esempio di quando la toppa messa è peggio del buco. Nel frattempo nessuna istituzione del mondo del calcio e della politica si è esposta pubblicamente per condannare l’accaduto. Surreale, è davvero tutto surreale.