Ante Rebic: una opportunità colta al volo nel nome del Fair Play Finanziario. Il duttile 25enne è l’ultimo acquisto estivo targato Maldini che chiude così un mercato difficile condizionato da cessioni a dir poco complicate e con vincoli economici da rispettare. Un arrivo da contestualizzare bene nel mondo Milan.
Sia chiaro: il croato non è un top player e da solo non potrà trascinare il club meneghino in Champions. Ma è il tassello mancante di un puzzle costruito con intelligenza dove Bennacer, Theo Hernandez, e l’ex Eintracht entrano alla perfezione. In attesa di Rafael Leao che può rivelarsi una sorpresa.
Rebic porta duttilità, cattiveria, spirito di sacrificio e fisicità: tutto quello che Giampaolo chiede ai suoi attaccanti. Lo scambio con André Silva è un affare che fa felice tutti e che descrive al meglio il mercato del Milan condotto con un budget non elevatissimo(causa fair play finanziario) e nel quale Maldini ha dovuto conciliare le esigenze tecniche/finanziarie con le opportunità offerte. Difficile fare meglio.
Il risultato è una rosa che presenta giocatori dalle caratteristiche variegate(sono diversi i moduli adottabili sulla carta) e di media qualità: l’obiettivo di alzare il livello dei ricambi a disposizione è raggiunto. Adesso toccherà a Giampaolo trovare l’assetto giusto e i conseguenti meccanismi: solo cosi Milan avrà grandi chance di centrare il quarto posto.