Se vi aspettavate spettacolo sarete rimasti delusi. In un San Siro di fatto vuoto Milan e Juventus hanno onorato l’attesissimo match, non regalando però gioie o grandi giocate. Solo grande intensità e poche qualità: a vedere la gara del complesso, sembrava che il pari andasse bene a entrambe.
Più alla Juve sicuramente, meno al Milan che ora vede scappare sempre di più l’Inter, quattro punti avanti e con una gara in meno. Per riaprire la lotta scudetto servirà vincere il derby tra due settimane. Per farlo sarà necessario trovare maggiori soluzioni e soprattutto maggiore precisione negli ultimi 30 metri.
Tolti i soliti spunti di Leao, anche oggi il migliore per iniziativa e voglia di determinare, e senza Ibrahimovic, costretto a uscire dopo 30′ per un problema al tendine, poco altro. Messias è lento, Brahim Diaz poco pungente e Giroud sembra ancora un pesce fuor d’acqua. A far da contraltare l’ottima prova della coppia difensiva Kalulu-Romagnoli, anche se non particolarmente sollecitata. Ottimo anche Calabria: ritrovarlo è stata una manna dal cielo per Pioli.
Maignan, ancora più di Szczesny, ha vissuto una serata di grande serenita. Combattente vero invece Tonali, serio candidato a diventare il capitano del Milan nella stagione che verrà. Adesso 14 giorni per recuperare Tomori e una buona condizione: per cullare sogni gloriosi il derby dovrà per forza essere vinto.